I contendenti si affrontano su una pedana, nei cosiddetti “assalti”, come si chiamano in gergo. Gli atleti devono indossare apposite divise munite di maschere, pantaloni e giubbetti conduttivi. Questi ultimi hanno una duplice funzione: garantire protezione al corpo e trasmettere ai giudici l’arrivo a segno delle stoccate (emettendo un impulso elettrico quando vengono toccati dall’arma del rivale).
Le regole della scherma in carrozzina sono sostanzialmente analoghe a quelle della variante “in piedi”. Quale sia l’arma, fioretto, sciabola o spada, l’obiettivo resta quello di affondare per prima la “stoccata” sull’antagonista.
L’assegnazione del punto dipende da diverse variabili come chi attacca per primo o chi para e risponde. A seconda delle specialità il “bersaglio valido” può essere più o meno ampio ma non ricomprende mai le carrozzine. Le stesse, oggi in materiali più leggeri e resistenti che nel passato, vengono agganciate alla pedana. A riprova della grande tradizione e dei valori che questo sport conserva gelosamente, è sufficiente pensare alla regole che obbliga a salutare, pensa sanzioni, avversario, giudice di gara e pubblico all’inizio e alla fine di ogni assalto.
Questo sport richiede una grande capacità di controllo di se stessi e della situazione. Tirando di scherma si impara a mettere in gioco il proprio fisico. la propria testa, tutti noi stessi davanti all’avversario, ada spettarlo, a percepire quello ceh farà, quasi come una partita di scacchi.
E’ chiaro che sono fondamentali, tattica, precisione, velocità e allenamento però più di tutto conta la solidità mentale.
A chi rivolgersi
Unità Spinale di Niguarda
Carolina Gambirasio – caro.gambi@tin.it
Accademia Scherma Groane, Resp. Istruttrice Carolina Gambirasio tel: 347 8830705
e-mail: caro.gambi@tin.it
CRL-FIS Resp. Novellini Maurizio, e-mail: maurizio. novellini@fastwebnet.it, www.crl-fis.it
- www.comitatoparalimpico.it
Testo tratto dalla pubblicazione Coloplast “Incontri” – info: Cooperativa Accaparlante – www.accaparlante.it