La salute psicologica

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La serenità psicologica di un ragazzo o una ragazza affetti da Spina Bifida dipende in gran parte dal ruolo che la famiglia gioca durante la sua crescita:  la mamma e il papà

insieme ai fratelli e a tutte le persone che si prendono cura del piccolo prima e dell’adolescente poi, influiscono sulla formazione della sua personalità, sulla sua capacità di socializzare con gli altri e sullo sviluppo della sua vita emotiva, affettiva e sessuale.

L’autonomia è il primo grande traguardo da raggiungere per sviluppare stima e fiducia: è bene che il bambino, che ha sempre la consapevolezza della propria patologia, diventi adulto con la capacità di riconoscere le proprie qualità e le impieghi al meglio, progettando il suo futuro e cercando di realizzarlo.

La vicinanza di uno psicologo può essere preziosa sia per i genitori che per i ragazzi.

L’associazione ASBIN Onlus mette a disposizione del Centro Spina Bifida uno Psicologo Psicoterapeuta specializzato (Dottor. Paolo Gelli) che accompagna il bambino e la sua famiglia fino all’età adulta, inoltre organizza durante l’anno incontri per i genitori, gruppi di mutuo-aiuto, incontri di gruppo per bambini e adolescenti.


Il lavoro clinico, svolto in questi anni, ci ha consentito di comprendere che occuparsi di un bambino con la Spina Bifida significa prendersi carico del suo sviluppo psichico e  sociale lungo tutto il percorso evolutivo. L’esperienza di questi anni di lavoro ci ha insegnato che è utile offrire alle famiglie la certezza di una continuità relazionale del servizio assicurando loro una presa in carico nel tempo.

Conosciamo, attraverso le esperienze che ci vengono raccontate, come la patologia della Spina Bifida possa mostrarsi talvolta ostile e dolorosa, a partire dalla prima comunicazione ai genitori in attesa  e nel prosequio dello sviluppo evolutivo del bambino.
Di qui la necessità di collaborare con i diversi specialisti, in modo da seguire i genitori ed il piccolo, nella necessaria considerazione di ogni aspetto che partecipa al suo sviluppo psicologico e fisico.

In tal senso, si è cercato di articolare ed organizzare un ampio intervento psicologico, nel tentativo di accogliere le richieste delle nostre famiglie e di offrire loro un ascolto profondo ed il più possibile efficace.

Diverse sono le consultazioni avviate con i bambini, i genitori ed i vari operatori e specialisti che con loro si rapportano:

 

La consultazione ai “genitori in attesa”, informati sullo stato di salute del figlio dall’equipe medica, si pone l’obiettivo di accoglierne i sentimenti e supportarne nel tempo il cambiamento affettivo nei confronti del piccolo nascituro.

Nella consultazione con il bambino e/o con i genitori, si offre, qualora ve ne sia bisogno, un ascolto ed una presa in carico nel tempo, relativamente alle diverse fasi della crescita psicologica, fisica ed intellettiva del bambino stesso. Gli aspetti maggiormente affrontati con il bambino e con i suoi genitori riguardano la conoscenza del proprio corpo, lo sviluppo dell’identità, gli affetti, le relazioni sociali, l’inserimento scolastico, le autonomie e la possibilità di adattarsi alla malattia. A tale riguardo, possono mostrarsi utili alcuni interventi qui di seguito argomentati.

Interventi di supporto al bambino ed alla sua famiglia, valutandone la necessità nei momenti specifici di crescita e di adattamento.

Interventi di psicoterapia breve individualizzata, qualora il bambino necessiti di uno spazio personale, dove poter parlare di sé e delle proprie emozioni.

Interventi di valutazione e progettazione delle autonomie (motorie, sfinteriche), in modo da avviare con gli operatori del Centro “un apprendimento” per  il bambino, considerandone il suo sviluppo affettivo e la sua reattività a farsi carico, almeno in parte, di questi insegnamenti.

Interventi mirati ad affrontare l’esame diagnostico, l’operazione chirurgica ed Interventi di supporto pre e post operatorio. Il bambino, talvolta può apparire spaventato e pertanto, può rifiutare o vivere con ansia e sgomento le visite ed i controlli medici. Altre volte, si mostra impreparato riguardo a ciò che dovrà affrontare.  La possibilità di poterne parlare, restituisce al bambino un’immagine mentale più reale di queste esperienze mediche e gli consente, attraverso un nuovo pensiero, di controllare meglio tali vissuti.

Valutazioni dello sviluppo psicologico ed intellettivo, rivolte a conoscere il bambino rispetto al suo sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo.

Interventi di consultazione con gli insegnanti.

La collaborazione con la scuola materna prima e le scuola dell’obbligo poi, crea la possibilità di ottenere e fornire uno scambio continuo di informazioni, con l’obiettivo di agevolare il più possibile l’inserimento sociale e se necessario di supportare gli apprendimenti intellettivi del bambino.


Inoltre, nel corso di questi anni sono stati realizzate alcune esperienze di gruppo, rivolte ai genitori, ai bambini ed agli insegnanti (gruppi genitori, gruppi bambini, gruppi insegnanti) e due esperienze di giornate studio/convegni presso il Centro Spina Bifida per le famiglie e per la scuola.
Le prime con la finalità di offrire la possibilità di condivisione di esperienze simili e di confronto, offrendo ai bambini ed ai loro genitori la possibilità di “rispecchiarsi nell’altro”.
I secondi come momenti importanti di informazione e crescita, nel reciproco incontro tra operatori, genitori, bambini ed insegnanti.

 

Per informazioni contattare la segreteria ASBIN Onlus

da lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.30 – Tel.02 64442161 – mail@asbin.it – comunicazione@asbin.it

 

 

By | 2013-06-20T09:56:25+01:00 Giugno 20th, 2013|LA SPINA BIFIDA|0 Comments

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