L’elenco dei benefici dello sport è lungo, la riduzione dei rischi cardiovascolari, il miglioramento della capacità respiratoria, degli scambi gassosi e dell’ossigenazione del sangue; l’incremento di forza muscolare, capacità motorie e resistenza alla fatica, ma ce ne sono anche di psicologici: la ricostruzione di una propria identità e dei rapporti sociali, l’incentivo ad affrontare le proprie difficoltà, la valenza riabilitativa del puro piacere del movimento.
Più che altro si tratta della scelta della pratica sportiva più adatta alla persona. La ricerca va condotta valutando il quadro neuromuscolare e il tipo di impegno cardiovascolare che lo sport individuato comporta nonchè l’approccio e le aspettative di chi vuole avvicinarsi all’attività sportiva, va considerata la compresenza di elementi diversi: alcuni piuttosto oggettivi (parametri clinici) e altri totalmente soggettivi (di natura motivazionale e psicologica).
Ognuno va valutato clinicamente e consigliato al meglio non dimenticando di considerare le motivazioni e le aspettative di ciascuno.
Non ci sono dunque specifiche controindicazioni mediche, si può praticare sport senza problemi previa valutazione del quadro clinico complessivo da parte di uno specialista.
Testo tratto dalla pubblicazione Coloplast “Incontri” – info: Cooperativa Accaparlante – www.accaparlante.it